Confindustria Ceramica

Tecnargilla2014_ingressodi Andrea Serri12   Dicembre   2014

Una "road map" per l'innovazione in ceramica

Tecnargilla 2014 ha presentato le innovazioni dell’industria ceramica di domani, caratterizzate da diverse marcate discontinuità rispetto al passato

Per chi opera nel settore della ceramica, la visita a Tecnargilla rappresenta, ogni due anni, una tappa essenziale per capire, a livello mondiale, le direzioni di marcia ed i driver di sviluppo dell’industria. Una edizione, quella conclusasi a fine settembre, che ha dimostrato ancora una volta la leadership culturale dell’industria meccano-ceramica italiana, capace, come vedremo, di interpretare al meglio il manufacturing ceramico della seconda decade del XXI secolo. Un appuntamento che, anche grazie alla perfetta sovrapposizione di date con Cersaie, stimola l’ubiquità di molti visitatori professionali interessati ad entrambe le manifestazioni e che, nonostante gli sforzi, appare ancora lontana.

Permeante e diffusa
Soluzioni tecnologiche ed impiantistiche innovative, sia di tipo incrementale che con forti discontinuità, sono diffuse presso una ampia platea di aziende, aventi anche dimensioni diverse ed attive nei comparti dei macchinari, materie prime e servizi. Questa vivacità è particolarmente importante, sia in termini strategici che strutturali, perché foriero di future gamme di rivestimenti ceramici più articolate, con contenuto informativo più ampio, caratterizzate da una maggiore sofisticazione oltre che da percorsi diversi per raggiungere il risultato finale. Macinazione a secco e a umido, tra i tanti esempi, sono osservati speciali in tal senso: situazioni tutte in grado di accrescere la competitività della filiera ceramica italiana, luogo dove queste innovazioni vengono create e messe a punto.

Sistemi integrati complessi
Se l’elemento costitutivo dei diversi stand in fiera sono le singole macchine in esposizione, l’offerta reale si caratterizza, a ben vedere, da complessi sistemi di produzione integrati. Laddove ieri si vendeva ad esempio una pressa, oggi si presenta al mercato un sistema di precisa definizione delle dimensioni della lastra assieme alla riduzione dei tempi di attrezzaggio; realizzazione di superfici ceramiche tagliate già in linea sulle esigenze del mercato, senza riduzioni nei parametri di produttività; forni per la cottura dove la gestione del recupero del calore è parte integrante della stessa macchina ‘di base’; processi integrati di smaltatura e decorazione, in tempi alternati o consecutivi; tecnologie e linee produttive con controlli di qualità che, accanto a quelli localizzati nella tradizionale fase di scelta, sono previsti e presenti lungo l’intera linea produttiva ed in grado di dialogare tra loro; sistemi di finissaggio delle superfici ceramiche un tempo decentrate a fornitori terzi ed oggi internalizzate lungo le linee di produzione attive nella produzione dei ‘fondi’. Soluzioni tutte dove la complessità del sistema diventa user friendly per l’addetto alla produzione.

Produttività e flessibilità
Impianti concentratissimi sulle performance e sul mantenimento di elevate produttività, che convivono con mercati plurali dove la domanda di ciascuno di questi si caratterizza per personalizzazione del consumo, incertezza nei tempi di richiesta, caleidoscopica molteplicità delle variabili in gioco. Alti volumi realizzati, alta variabilità tipologica: è un ossimoro vinto quello che caratterizza il manufacturing ceramico che esce da Tecnargilla 2014 e che rappresenta uno dei talenti più preziosi dell’ingegno italiano, da sviluppare con cura ed attenzione.
Spessori sottili e lastre spessorate, superfici con grip e assolutamente lisce, piccoli formati e grande lastre – realtà tutte consolidate nell’industria ceramica italiana – sono la risposta tangibile al ‘sogno della produzione industriale flessibile’, che sempre più mette assieme, in modo efficace ed efficiente, la convergenza tecnologica della singola linea di produzione con la divergenza commerciale richiesta, in modo sempre più pressante, da mercati – geografici, di destinazioni d’uso, di committenza, valoriali – tanto diversi.

Lo sviluppo sostenibile
Una industria dai grandi volumi ha sempre bisogno di grandi spazi, sia produttivi che logistici? Forse non sempre. Linee di decorazione caratterizzate da decine di applicazioni racchiuse in un numero di metri lineari inferiori rispetto alle stazioni decoranti, come anche la gestione in verticale delle scorte di materie prime e di prodotto finito sono percorsi che possono razionalizzare gli spazi necessari.
L’industria che vanta le BAT leader al mondo può avere ulteriori margini di miglioramento? Sicuramente si, se le tecnologie per la macinazione fanno passi avanti nella riduzione dell’uso di acqua, se le nanotecnologie migliorano il rendimento termodinamico di sistemi di combustione, se gli ancoraggi delle facciate ventilate esterne aumenteranno il livello percepito di sicurezza, estetica e velocità di installazione.

Arrivederci a Tecnargilla 2016
Questo straordinario sforzo di creatività tecnologica continuerà ad essere raccontata nella pagine di Cer il giornale della ceramica, che intende rafforzare la propria funzione di agorà dell’informazione specializzata sull’industria ceramica, obiettivo perseguito già da alcuni anni, ma che lo straordinario sforzo profuso dal settore della tecnologia, servizi e materie prime richiede di ampliare e cadenzare in modo ancora migliore. Una narrazione che, numero dopo numero, ci conduca a Tecnargilla 2016 quando magari sarà possibile sostituire l’ubiquità a date falsate, anche solo di un giorno, tra Cersaie e la fiera internazionale della tecnologia ceramica.