Confindustria Ceramica

Real estate_italia_2014di Simona Storchi20   Ottobre   2014

In ripresa la voglia di casa

Cauto ottimismo anche per il secondo semestre del 2014.

Il settore immobiliare italiano non si è ancora lasciato alle spalle la grande crisi, ma la ripresa delle erogazioni da parte del sistema bancario è un segnale positivo che non passa inosservato.
Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio immobiliare di Nomisma il primo trimestre dell’anno ha segnato infatti un’inversione di tendenza: l’aumento delle quantità compravendute è risultato del 7,4% nel segmento abitativo e del 14,9% in quello commerciale, a fronte della perdurante debolezza del segmento direzionale, testimoniata dall’ulteriore riduzione delle attività (-2,6%). A livello nazionale, il balzo in avanti delle compravendite residenziali nel primo trimestre del 2014 si è attestato nell’ordine del 4,1% tendenziale, ponendo fine a otto anni di marcata flessione.


Oggi le famiglie alla ricerca di un’abitazione sono poco più di 324 mila contro le quasi 730 mila di un anno fa, mentre quelle potenzialmente interessate ad attivarsi per l’acquisto di un immobile sono 1,6 milioni a fronte dei quasi 2 milioni registrati nel 2013. Nel prossimo anno si dovrebbe registrare – secondo Nomisma - un numero maggiore di transazioni, che risulterà comunque contenuto (nell’ordine delle 470 mila unità), mentre si dovrà attendere il 2015 per tornare a superare quota 500 mila compravendite. La ripresa delle erogazioni da parte del sistema bancario - legata anche decisione della Banca Centrale Europea di fare pagare un dazio agli istituti di credito che decidono di parcheggiare il denaro presso la Bce - e uno spread atteso sotto quota 2%, sono le cause dell’ottimismo e della positività dell’attività transattiva dopo il tracollo dello scorso biennio.

“Una prima considerazione da fare riguarda il contesto economico – spiega il direttore di Nomisma, Luca Dondi - dopo una doppia recessione, le previsioni di miglioramento si stanno faticosamente concretizzando. Ad alimentare quest’ottimismo concorre una parziale trasformazione dell'atteggiamento del sistema bancario. Il miglioramento nelle erogazioni dei mutui, registrato negli ultimi mesi, evidenzia il superamento del punto di maggiore selettività nell'allocazione nei confronti del settore immobiliare”.


Nei primi tre mesi del 2014 le erogazioni dei mutui sono salite del 20% rispetto allo stesso trimestre del 2013 (Rapporto Immobiliare 2014 dell’Agenzia delle Entrate e dell’Associazione bancaria italiana). E’ salito inoltre l’indicatore dell’”affordability” (accessibilità) al mercato immobiliare, che ha fatto registrare un aumento del 6,7%: questo significa che oggi una famiglia su due si dice pronta ad acquistare la prima casa. Ma se il numero dei mutui erogati è in aumento, l’importo medio erogato è sceso: secondo lo studio di Mutuoi.it, tra gennaio e aprile, l’importo medio dei finanziamenti erogati è risultato in calo in maniera decisa, fino a 10 punti percentuali, attestandosi a 106 mila euro.


In termini di prezzi medi di vendita, l’anno in corso si dovrebbe chiudere con una contrazione dei prezzi in termini nominali nell’ordine di oltre 5 punti percentuali in tutti i comparti. “In un contesto ancora debole, prosegue la dinamica negativa dei prezzi, seppure si vada progressivamente riducendo l'intensità del calo. L'immobiliare ha fatto segnare un deprezzamento medio del 16% in termini nominali, che raggiunge il 25% considerando l'inflazione registrata nel periodo. Anche sul fronte degli investimenti – conclude Dondi - nonostante l'incremento delle transazioni nei settori commerciale e alberghiero, grazie soprattutto all'impulso della domanda straniera, proveniente per lo più da Stati Uniti e Paesi orientali, la tendenza dei prezzi rimane negativa”.