Confindustria Ceramica

rulli serigraficidi Alfredo Ballarini16   Maggio   2014

Il bilancio nel settore della serigrafia

 

Il settore della Serigrafia rivolta alla produzione di piastrelle in ceramica osservato attraverso un rappresentativo campione di 10 società ha diminuito le vendite nel 2012 di quasi il 9% passando da circa 59 milioni di Euro a 53,8 milioni di fatturato con una drastica diminuzione della redditività lorda operativa (EBITDA) che scende dal 4,25% all’ 1,81% del valore prodotto, causata da una diminuzione del valore aggiunto accompagnata  da una maggiore incidenza del costo del lavoro, pur leggermente diminuito in valore assoluto. Anche gli ammortamenti, calati  in valore assoluto, erodono margine a causa della diminuzione delle vendite che rende più costosa la struttura aziendale, cosicchè rimane negativo e peggiora l’utile operativo netto (EBIT)  e, in mancanza di sostegni particolari nelle voci straordinarie, anche il risultato netto di esercizio.


L’esposizione finanziaria, pur appesantita come incidenza sul fatturato in calo, rimane, non di molto, entro il limite di un rischio accettabile, ma ciò che fa sentire la sua mancanza è il free cash flow a causa della mancata redditività da una parte e degli incassi troppo lunghi dall’altra: la gestione della tesoreria sintetizzata nel grafico indica proprio la necessità di una ristrutturazione del time frame delle varie posizioni; il ciclo finanziario vede un sostanziale mantenimento dei tempi di incasso su livelli molto più elevati rispetto ai giorni medi di pagamento.


Statisticamente le previsioni sulla redditività indicano una maggiore probabilità di aumento dell’incidenza dell’EBITDA, che è tanto più realizzabile quanto meno strutturale e quanto più è gestibile la situazione negativa evidenziata nei conti. Vi sono circa un 53% di probabilità che l’EBITDA si riprenda ad un livello pari o superiore al 3,8% di incidenza sul valore prodotto, mentre sono solo il 2% le probabilità che lo stesso indicatore scenda a livelli inferiori allo zero, ma sono ancora elevate le probabilità che l’EBITDA mantenga una % di incidenza compresa tra -0,1 e 3,8%, quindi la situazione è aperta a vari scenari e sicuramente necessita di interventi decisi e sostanziali sulla gestione.


Riassumendo idealmente le caratteristiche economico-finanziarie di questo settore in un valore unitario di rating, valutato con la scala S&P ma con criteri soggettivi nostri, avremmo secondo calcoli da noi semplificati, un valore inferiore al BB- dello scorso anno.