Confindustria Ceramica

Armando Meletti_general manager Esmalglass Spadi Thomas Foschini10   Febbraio   2014

Una nuova sfida nella "smaltatura digitale"

La tecnologia a getto d’inchiostro quale valida alternativa per applicare vari tipi di smalti, senza contatto, su un’ampia gamma di supporti: si inserisce in questo ambito DPM, Digital Printing Materials, con all’interno la gamma di smalti digitali micronici proposti dal Gruppo Esmalglass Itaca. In pratica, una famiglia di smalti appositamente progettati per l’applicazione digitale capaci di competere, per specifiche tecniche e risultati estetici migliorativi, rispetto alle tradizionali tecniche di smaltatura con e senza contatto.

Impermeabilità – e assenza di porosità – finiture estetiche superficiali (brillante, opaco, satinato), colorazione su interfaccia opaca: queste le tradizionali caratteristiche richieste allo smalto, finalizzate a sostenere la decorazione dell’impasto con serigrafie per decorazione (in pratica il disegno per la stampa serigrafica) ed effetti speciali (lustri, ecc). Senza dimenticare il ruolo dello smalto nel conferire alla decorazione stesse proprietà antiabrasive. “Comunemente – spiega Armando Meletti, general manager di Esmalglass-Itaca – l’applicazione degli smalti ceramici avviene a temperatura ambiente, mediante filiera, campana, airless o altri sistemi analogici. In genere, lo stesso produttore di smalto ceramico prepara il composto mediante semplice miscelazione di fritta e materie prime, con pigmenti nel caso di smalti colorati, in veicolo acquoso, oppure serigrafie di protezione ad alto spessore con i classici medium serigrafici.

“L’innovazione che proponiamo – osserva Meletti – consiste in una serie di smalti adatti all’alto scarico digitale capaci di sostituire la smaltatura convenzionale e quella con retini piani o rotativi e quelli siliconici, tramite la stessa tecnica applicativa ‘senza contatto’ tipica della decorazione digitale”. Il procedimento tradizionale, infatti, consiste nell’applicazione mediante tecniche con e senza contatto di uno strato di smalto ceramico composto di particelle solide, con una dimensione media pari a 20 micron e massima pari a 45 micron, con una quantità che può arrivare 1Kg/m2 smalto o più L’alternativa – che affonda le radici nelle tecniche sviluppate da Esmalglass-Itaca per la decorazione digitale inkjet Drop on Demand (DOD) a partire dal 2005 – consiste appunto nell’applicazione dello smalto mediante la stessa tecnica utilizzata per la decorazione digitale, con il vantaggio di poter realizzare contemporaneamente, e in sincronia, la decorazione e la smaltatura, moltiplicando le possibilità di decorazione e sfruttando tutti i vantaggi dei sistemi digitali.

Punto di partenza per poter competere con le tradizionali tecniche di smaltatura, la necessità di ottenere determinati effetti estetici in termini di matericità, contrasti, profondità, sensazioni tattili, effetti che dipendono strettamente dalla possibilità di applicare importanti quantità di materia: “Tali smalti – prosegue Meletti – possiedono un comportamento chimico-fisico e caratteristiche reologiche specifiche per la decorazione digitale, in particolare un alto contenuto in solido e particelle di dimensioni tali da consentire l’applicazione in strato sottile di 50 nanometri”, dando la possibilità, in sostanza, di ottenere effetti decorativi simili a quelli ottenuti con smalti analogici a parità di quantità di smalto per metro quadrato. Ulteriori caratteristiche salienti, l’assenza di sedimentazione, la completa miscibilità in acqua, la totale compatibilità con gli altri “ingredienti” tipici della stampa digitale.

“La gestione digitale della linea di smaltatura comporta vantaggi quali il completo controllo di tutte le variabili produttive, dal dosaggio delle materie prime al loro trattamento chimico-fisico, fino all’applicazione in ceramica”, osserva Meletti. Brevettati da Esmalglass, i nuovi smalti digitali micronici della serie DPM consentirebbero quindi non solo di sostituire le applicazioni mediante tecniche a contatto, ma anche di conseguire vantaggi più generali quali “ridurre la lunghezza delle linee produttive, i tempi di sviluppo dei nuovi prodotti, le difettologie tipiche della smaltatura tradizionale, incrementando allo stesso tempo la flessibilità e la rapidità nel cambio disegno-formato”.

Gli smalti della serie DPM possono essere applicati tramite testine di stampa a getto d’inchiostro DOD, simili a quelle utilizzate nella decorazione digitale, conferendo al prodotto un’ampia flessibilità di utilizzo su diverse macchine. “Questo tipo di smalto – conferma Meletti – supporta testine simili a quelle utilizzate per la decorazione digitale ed è appositamente formulato per applicazione su supporti porosi per permettere l’assorbimento dell’acqua e consentire di sviluppare l’effetto desiderato durante la cottura in vetroceramica tra 500 e 1.300 °C”. Inoltre, conclude il responsabile di Esmalglass SpA, la particolare formulazione dello smalto “inkjet” evita il controllo reologico necessario sugli smalti tradizionali, essendo prodotto all’origine rispettando scrupolosamente i parametri di viscosità, tensione superficiale, densità, contenuto solido tipici degli inchiostri realizzati per applicazioni con tecniche di decorazione digitale.


Proprietà fisiche e caratteristiche degli smalti ad alto scarico digitale (DPM micronici) brevettati da Esmalglass

Distribuzione delle
dimensioni delle particelle
di ceramica (% in volume)

12:09 04:05 S S dm 3 | 0,1 m S dgg S 11

Viscosità alla temperatura
di applicazione (20-40 °C)

Da 20 a 70 cP

Temperatura tensione
superficiale ambientale

30 mN/m
Densità a 20°C >1g/ml
Contenuto Solido Tra 10 e 70 % in peso (preferibilmente dal 20 al 50%)
PH Da 5 a 12
Comportamento reologico Leggermente pseudoplastico
Altre caratteristiche

No sedimentazione, facilmente disperdibile,
completamente miscelabile in acqua, piena
compatibilità con i materiali della stampa digitale