Confindustria Ceramica

Vasi e base lampada a forma di albero nei toni rossi e blu.di Simona Malagoli16   Dicembre   2013

La Manifattura Bitossi spegne "Novantadue candeline!"

Il MAIB - Museo Artistico Industriale Bitossi - festeggia l’evento con una mostra

In occasione della XII edizione della Settimana della Cultura d’Impresa (14-24 novembre), il MAIB - Museo Artistico Industriale Bitossi -, dallo scorso anno membro ufficiale del circuito Museimpresa, ha presentato la mostra Linee e colori nel secolo lungo della ceramica Bitossi. Novantadue candeline! Dal 1921 al 2013. Mediante una passerella di forme, colori e texture, interpreti dello stile e del gusto italiano esportato per quasi un secolo in tutto il mondo, una selezione di circa cento ceramiche, gessi e documenti illustra l’attività della manifattura Bitossi dal 1921 sino al 2010.

La sala I ripercorre la storia produttiva dell’azienda attraverso un’esposizione cronologica, una sorta di mappa che associa le ceramiche a distinte fasi della storia della manifattura. Nella prima sezione, che va dalla fondazione alla II guerra mondiale (dal 1921 al 1946, Vetrina I), sono in mostra manufatti e gessi con decoro robbiano, graffito e piccola oggettistica come vasi, scatoline e bomboniere: una produzione volta alla tradizione.

Le ceramiche selezionate per le Vetrine II, III, IV e V (dal 1950 al 1965) documentano l’avvio di un nuovo indirizzo produttivo e l’apertura verso nuove ricerche formali e cromatiche. Queste esperienze contribuiscono allo sviluppo di uno stile “moderno”, sotto la guida artistica del maestro Aldo Londi.     Tale indirizzo perdura anche nel decennio successivo (dal 1966 al 1975, Vetrine VI e VII), per poi pian piano cedere il passo ad una produzione più commerciale che risponde alle nuove esigenze del mercato.

La sezione che segue (dal 1976 al 1999, Vetrine VIII, IX e X) propone articoli tradizionali di linea classica che spaziano dall’archeologico al robbiano, dai servizi da tavola, ai tradizionali decori, alla “porcellana”.

Infine, il periodo dal 2000 al 2010 (Vetrina XI) è caratterizzato dalla ricerca di una nuova identità aziendale passando attraverso la reinterpretazione dell’arredo tavola, dalla “storicizzazione” delle linee dello stile moderno per approdare all’atelier di design.

Dedicata ai principali designer che hanno collaborato con la Manifattura Bitossi dal 1958 ad oggi, la sala II del MAIB apre il proprio percorso espositivo con i “padri” Aldo Londi ed Ettore Sottsass; a seguire, l’esperienza del gruppo Memphis, qui espressa da un’opera di Matteo Thun. Ceramiche di Aldo Cibic, Nathalie Du Pasquier, Marco Zanini e Massimo Giacon sono poi a rappresentare parte della produzione Bitossi degli anni Ottanta e Novanta. Infine, nel decennio 2000-2010, Bitossi Ceramiche si caratterizza ancora più come officina di design, grazie alla riconferma delle collaborazioni “storiche” ed a nuovi protagonisti internazionali, tra i quali figurano Arik Levy, Karim Rashid, Fabio Novembre, Mario Ferrarini e i fratelli Bouroullec.

Il meticoloso e attento lavoro di campionatura delle opere che la manifattura Bitossi ha svolto con costante impegno negli anni, dimostra come l’azienda abbia saputo nel tempo guardare al futuro senza dimenticare il passato, rendendo così possibile preziose mostre come questa.

L’esposizione, visitabile su prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00, rimarrà aperta fino al 30 giugno 2014 (www.fondazionevittorianobitossi.it).

 

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Vasi e base lampada a forma di albero nei toni rossi e blu. Decoro “foglie Autunno ed Estate”, tornio, graffiati e incisi, 1966, Manifattura Cav. Guido Bitossi & Figli.