Confindustria Ceramica

Impiantlo per piastrelle di ceramicadi Alfredo Ballarini15   Dicembre   2017

L'effetto "Fabbrica 4.0" sui bilanci aziendali

Il settore delle società attive nell’ impiantistica per la produzione di piastrelle in ceramica osservato attraverso un rappresentativo campione di 93 società omogeneamente presenti nei tre anni considerati, ha aumentato le vendite nel 2016 del +5,72%, rispetto al +8,67% del biennio precedente, passando da 2.612 a 2.761 milioni di Euro di fatturato.

La redditività operativa lorda  (EBITDA) si è ripresa crescendo dal 7,95% all’8,54% dopo essere leggermente diminuita nel biennio precedente. Il valore aggiunto quasi rimane invariato come peso percentuale sul valore prodotto mentre il costo del lavoro e altri oneri di gestione alleggeriscono la loro incidenza arrivando così al miglioramento dell’EBITDA. Riprendono a crescere anche gli ammortamenti e gli accantonamenti, ma l’Ebit riesce ancora ad incrementarsi, anche se di poco, se osserviamo le percentuali che passano dal 4,66% al 4,97% rispetto al valore della produzione. Migliora il contributo positivo dei proventi finanziari e contemporaneamente diminuisce l’erosione reddituale provocata dagli oneri straordinari e fiscali, cosicchè l’utile finale di conto economico raggiunge il discreto livello pari al 3,54% del valore prodotto. Abbiamo già osservato in passato - e continuiamo a sottolineare - come il livello reddituale soprattutto all’altezza dell’Ebitda non è brillante come ci si aspetterebbe da un settore industriale che rispecchia in modo particolare la caratteristica di innovazione e capacità tecnica dell’imprenditore italiano. Il valore aggiunto è compresso certamente dalle lavorazioni esterne, che sono parte caratteristica nella produzione di impianti, ma probabilmente non viene sufficientemente enfatizzato nel successivo passaggio che è la proposizione al mercato. La non elevata redditività potrebbe in parte anche essere dovuta alla necessità di aumentare l’efficienza nell’organizzazione interna, in quanto ogni disguido ed ogni ritardo, in un’attività così complessa, si ribalta immediatamente in un minore risultato operativo. 

La Posizione Finanziaria Netta diminuisce la sua incidenza sul fatturato arrivando al 12,2% rimanendo su livelli perfettamente controllabili ed è azzerabile in 2,1 anni mantenendo lo stesso livello di cash flow operativo di gestione. Tuttavia permane ancora negativo lo  sfasamento del ciclo finanziario che continua a privilegiare i pagamenti (108 giorni) rispetto agli incassi (125 giorni). Statisticamente le previsioni sulla redditività indicavano nel 2014 una maggiore probabilità di mantenere l’incidenza dell’EBITDA in una forchetta tra il 7,6 e l’8% del valore prodotto e vennero rispettate l’anno successivo; in tale anno, il 2015 indicavano  una propensione per il 2016 a favore di un aumento dell’Ebitda percentuale ed ancora hanno centrato la loro indicazione; ora i dati 2016 sembrano indicare, per il 2017 nuovamente una possibile diminuzione dell’incidenza dell’EBITDA rispetto al valore della produzione dato che sono del 52% le probabilità che il peso del margine lordo scenda al di sotto dell’8,2% e sono del 46% le probabilità che tale peso rimanga in una forchetta compresa tra l’8,8% e l’8,2% tenendo presente che il dato di questa analisi è dell’6 .
 

Passando ad un’analisi grafica dei dati, effettuata grazie alla nuova applicazione WI-FROM.exe (programmata dallo Studio Ballarini per analizzare automaticamente in 1 minuto qualunque bilancio depositato in Italia), possiamo velocemente tracciare una serie di figure dalle quali avere ulteriori elementi di giudizio rapido e sintetico. Il grafico dell’andamento della Struttura Finanziaria permette di meglio valutare l’efficienza dell’impresa e l’equilibrio dello stato patrimoniale. Evidenzia come le vendite del settore in analisi, rappresentate dall’altezza del triangolo sulla destra siano inferiori al patrimonio investito, rappresentato dall’altezza di tutta l’area rettangolare a sinistra; quindi l’efficienza dell’impresa relativamente all’investimento finanziario compiuto dagli azionisti del settore è inferiore a 1, ovvero il comparto fattura meno di quanto investe. La questione non è priva di significato: partendo dal presupposto che l’impresa è prima di tutto un investimento dal quale ci si attende un rendimento soddisfacente, i risultati reddituali ottenuti a conto economico, a causa dell’efficienza minore di 1, si riducono percentualmente se rapportati al capitale investito. I debiti finanziari netti, raffigurati dall’ovale, mostrano di essere estremamente contenuti sia rispetto alle vendite che al capitale investito. Il CCN capitale circolante netto (net working capital) del settore è decisamente positivo, cioè il rettangolo verde di destra è superiore rispetto al rettangolo verde di sinistra indicando un equilibrio finanziario nelle scadenze temporali dei debiti (debiti a medio lungo termine superiori agli investimenti a medio lungo termine). Tale equilibrio viene rafforzato dalla presenza di un margine di tesoreria positivo: cioè la liquidità supera i debiti finanziari di breve termine come emerge dalla maggior dimensione del rettangolo rosso sulla sinistra rispetto a quello sulla destra del grafico. 

La panoramica che emerge a colpo d’occhio anche dalla figura: “Come paga? C’è solidità finanziaria?” la cui “torta” è divisa in un’area rossa pari al 4%, che rispecchia l’insieme dei fattori da migliorare e in un’area verde pari all’ 96% che invece evidenzia quanto di positivo è stato riscontrato, è di una situazione di massima tranquillità. Infine il grafico “Come lavora economicamente?” evidenzia una “torta” con l’area rossa dei fattori da perfezionare pari al 19-20% (comunque diminuita rispetto al precedente anno) mentre quella verde, relativa ai fattori positivi si espande per un 80%, ad indicare una situazione senz’altro positiva.
 

Riassumendo idealmente le caratteristiche economico-finanziarie di questo settore  in un valore unitario di rating , valutato con la scala S&P ma con metodi soggettivi di chi scrive, avremmo ancora secondo calcoli semplificati, un valore che permane ad AA+.