Agenda 2030 dell'ONU
Il settore ceramico può trovare negli SDGs un nuovo benchmark di sostenibilità e una guida per indirizzare le proprie strategie nelle diverse declinazioni della sostenibilità
LAgenda 2030 ONU, con i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals SDGs) rappresenta lultima e più completa policy globale su temi e sfide di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il settore ceramico, che ha realizzato varie azioni verso la sostenibilità di prodotti e processi ed ha storicamente maturato una stretta relazione con territorio e società, può trovare negli SDGs un nuovo benchmark di sostenibilità e una guida per indirizzare le proprie strategie nelle diverse declinazioni della sostenibilità.
Si è svolto il 3 giugno scorso - presso la sede di Confindustria Ceramica - il seminario dal titolo Lindustria della Ceramica Italiana per gli Obiettivi di Sostenibilità dellAgenda 2030 dellONU che rientra nellambito delle iniziative del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019.
A fare gli onori di casa il Presidente Giovanni Savorani che ha ricordato come lindustria ceramica italiana, con continui e massicci investimenti, abbia saputo coniugare innovazione tecnologia, evoluzione del prodotto, tecnologie ambientalmente più sostenibili con livelli di inquinamento nettamente inferiori ai limiti di legge e delle BAT stabilite dallEuropa. Inoltre, le aziende ceramiche accanto alla sostenibilità ambientale, sono protagoniste di iniziative di welfare aziendale riconducibili alla responsabilità sociale di impresa, che spaziano dal benessere dei dipendenti fino ad iniziative a favore della comunità. E documentato ha ricordato Savorani - un elevato livello di conformità delle emissioni delle nostre imprese. Per le emissioni dei forni nel periodo 2012-2016 Arpae ha effettuato a Modena e Reggio Emilia 1.783 controlli fiscali su ceramiche, rilevando solo il 3% di episodi di non conformità ai limiti di concentrazione. La qualità dellaria nel distretto, misurata da anni dalle centraline di Arpae, è assolutamente in linea, spesso migliore, con quella delle altre aree delle due Province. Infine le analisi condotte da AUSL sullo stato di salute della popolazione del distretto evidenziando livelli di mortalità, livelli di incidenza dei tumori e tasso di ricoveri più bassi dei valori medi delle Province di Modena e Reggio Emilia. Siamo convinti ha concluso Savorani che le sfide competitive dellimmediato futuro siano affrontabili solo in chiave di sviluppo sostenibile e con una grande attenzione alla formazione di nuove e moderne figure professionali.
LAgenda 2030 riconosce alle imprese e alla finanza un ruolo chiave verso un nuovo modello di sviluppo, che coniughi economia, ambiente e società ha sottolineato Rossana Revello, Presidente del Gruppo Tecnico RSI di Confindustria - In Italia molto si sta muovendo in tanti settori come quello della ceramica, che è allavanguardia su questi temi ed è uno dei motori delleconomia dellEmilia Romagna. Le imprese hanno capito quanto la sostenibilità sia diventato un fattore strategico per essere competitivi e ancor più riconosciuti dal proprio territorio. Confindustria sta promuovendo dei roadshow il cui focus é dimostrare i vantaggi della sostenibilità in termini di crescita economica e culturale. Rossana Revello, a questo proposito, ha evidenziato i due percorsi pratici che Confindustria propone alle imprese: da un lato, il progetto di Temporary Manager per la Sostenibilitá, a costo zero per le Pmi, per affiancare il management e aumentare le competenze dei nostri imprenditori; dall'altro, l'istituzione di linee guida semplificate degli indicatori di performance per le Pmi.
LAgenda 2030 ONU e i suoi 17 SDGs costituiscono unulteriore sfida culturale dimpresa e di azione per migliorare ulteriormente il profilo di sostenibilità delle imprese ceramiche italiane. In allegato è possibile scaricare la Review di Sintesi elaborata a cura di FocusLab - presentata durante il seminario da Walter Sancassiani - da cui emerge che sono complessivamente 55 i progetti, iniziative e pratiche sviluppate dal settore negli ultimi anni in coerenza con gli SDGs. In particolare, sono 9 gli SDGs sui quali si concentrano le azioni realizzate: tra questi, spiccano il Goal 12 (Produzione e Consumo Responsabili) con 23 pratiche, il Goal 9 (Imprese, Innovazione e infrastrutture) con 7 progetti e il Goal 8 (Lavoro dignitoso e Crescita Economica) con 6 progetti. Alcuni dei dati che emergono sono che il fattore di riutilizzo dei rifiuti/residui si attesta su un valore medio pari al 129%, ampiamente al di sopra del valore di soglia prescritto dalle BAT di settore (50%). Il 90% delle emissioni di Piombo e Fluoro e il 99% delle emissioni di polveri è abbattuto dagli impianti di depurazione. Dal 1998, le emissioni specifiche di polveri, piombo e fluoro a valle degli impianti di depurazione, sono diminuite di circa il 65%. Oggi lindustria ceramica del distretto ricorre alla ferrovia per più del 25% dei trasporti di materie prime in ingresso e per il 23% delle spedizioni di prodotto finito in uscita. La media nazionale è nellordine del 9%. In termini di utilizzo dellacqua, il 100% delle acque reflue viene re-immesso nel ciclo produttivo.
Durante lincontro, la direttrice del Centro Ceramico professoressa Maria Chiara Bignozzi ha presentato laggiornamento 2016-2017 del Rapporto Integrato Ambiente, Sicurezza, Salute nel comparto Ceramico (in allegato), che misura le prestazioni ambientali delle aziende ceramiche, elaborato grazie ai dati di Arpae.
Ha concluso i lavori Paola Gazzolo, Assessore alle politiche ambientali della Regione Emilia-Romagna.