01 Dicembre 2015
Ceramic Days a Bruxelles
Antonio Tajani, Simona Bonafè, Vittorio Borelli e Stefano Bonaccini alla riunione di autunno dell’European Parliament Ceramics Forum (EPCF), l’intergruppo parlamentare della ceramica europea
Si è tenuta il 1 dicembre a Bruxelles lannuale riunione di autunno dellEuropean Parliament Ceramics Forum (EPCF), lintergruppo parlamentare dedicato alla ceramica europea. La riunione è stata loccasione per portare lattenzione delle istituzioni comunitarie sui temi di maggior interesse dellindustria ceramica, quali gli strumenti commerciali e le politiche di riduzione delle emissioni di CO2.
La riunione, presieduta dal parlamentare austriaco Paul Rubig, è stata aperta da un intervento di Antonio Tajani, seguito da una prima tavola rotonda con diversi parlamentari membri della Commissione Commercio Internazionale del PE, rappresentanti dellindustria e con il direttore della difesa commerciale della Commissione Europea Leopoldo Rubinacci, che hanno dibattuto la fondamentale questione della concessione o meno alla Cina del riconoscimento di economia di mercato (MES). Tale decisione è cruciale per i suoi effetti sullefficacia dello strumento antidumping, nel senso che la concessione del MES renderebbe inutilizzabile lunico vero strumento per contrastare le pratiche di concorrenza sleale cinesi. Lindustria sostiene che non esiste un principio di automatismo e che lEuropa dovrebbe allinearsi con gli altri grandi Paesi su questa questione come USA, Brasile, Giappone che sono contrari a tale riconoscimento. Tale posizione è condivisa da tutti i principali settori industriali europei e anche da Business Europe, che rappresenta tutto il mondo imprenditoriale comunitario.
La seconda tavola rotonda, alla quale tra gli altri hanno preso parte Simona Bonafè della Commissione Ambiente del PE e Mattia Pellegrini della Commissione Europea, ha avuto come oggetto lETS, il sistema europeo di scambio dei permessi di emissione di CO2, questione centrale nella strategia comunitaria volta alla riduzione delle emissioni clima alteranti. Lefficacia dello strumento sulle emissioni globali è peraltro limitatissima, esso è applicato unilateralmente dalla UE alle sole emissioni industriali (complessivamente la UE emette meno del 9% del totale mondiale). Un meccanismo eccessivamente complicato i cui oneri complessivi pesano in modo particolare sulle piccole e medie imprese che, soprattutto se esposte alla concorrenza internazionale, subiscono una significativa penalizzazione. LAutorità olandese ha avanzato 28 proposte di semplificazione, la maggior parte delle quali deve essere applicata a livello UE. Loccasione da non perdere è la nuova direttiva per il periodo post 2020, attualmente in corso di definizione.
La riunione è stata conclusa da un intervento del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sul ruolo delle Regioni nel quadro del sistema dellUnione Europea e sulla necessità di recepire nelle politiche comunitarie le istanze delle realtà produttive localizzate nei distretti sparsi per lEuropa e in molte Regioni, come nel caso del settore ceramico che è uno dei comparti trainanti dellEmilia Romagna.
La coesione tra i nostri rappresentanti nelle istituzioni europee e quelle locali e regionali a sostegno del mondo produttivo - ha commentato Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica - è vitale per lo sviluppo sostenibile e la competitività del nostro sistema manifatturiero, che necessita di politiche europee improntate allesigenza di salvaguardare e sostenere lattività manifatturiera: il no al riconoscimento di economia di mercato alla Cina e una politica sullETS che non penalizzi lindustria comunitaria sono due temi concreti, sui quali è chiamata a misurarsi la bontà delle politiche europee.