Confindustria Ceramica

Piastrelle di ceramica italiane e qualità

La piastrella deve essere bella (quindi, di qualità estetica) in quanto è intesa come componente imprescindibile, fondamentale tanto nel disegnare ambientazioni interne quanto nel progettare l’arredo urbano. La piastrella è elemento di finitura basilare per tutte le superfici, per tutti gli spazi connessi con l’abitare ed il vivere in cui l’estetica può manifestare appieno la sua creatività.

Però per il cliente, per l’utilizzatore finale evoluto, l’estetica è solo una delle facce del “poliedro funzionale” che costituisce l’essenza ed il punto di forza delle piastrelle di ceramica italiane. Un poliedro è un solido con molte facce, tutte fondamentali per la costruzione geometrica e l’armonia della struttura: nel caso delle piastrelle italiane le facce sono raggruppabili in famiglie quali la ricerca estetica, l’innovazione tecnologica, l’attenzione all’ambiente, le prestazioni in esercizio. Ognuna di questa famiglie costituisce una grande faccia del poliedro, che a sua volta si scompone in tante altre facce, le caratteristiche peculiari dei singoli prodotti, dando forma ad una struttura ampia e multiforme in cui possono spaziare gusto estetico e creatività.

Il poliedro funzionale, la piastrella di ceramica, è volutamente asimmetrico, come lo è qualunque oggetto nato dalla creatività e dalla fantasia. Alcune facce sono ben consolidate e stabilite (l’attenzione all’ambiente), altre sono sempre in divenire, però con passi faticosi (l’innovazione tecnologica), altre ancora sono in costante e rapida evoluzione (la ricerca estetica).

Altre, infine, dopo un lungo percorso, hanno raggiunto un livello stabile e definito, quasi fosse la struttura di un cristallo. Sono gli aspetti inerenti la qualità tecnica del prodotto, la definizione dei requisiti di base per orientare alle prestazioni in esercizio, aspetto fondamentale per orientare il cliente alla scelta del giusto prodotto per un determinato ambiente di destinazione.

Nel poliedro è la famiglia delle facce che vanno sotto il denominatore comune di QUALITA’ TECNICA, che comporta non solo la normativa per le piastrelle, ma anche quella sui materiali per la posa, le regole per la posa stessa, la certificazione (di sistema e di prodotto), il ruolo dei laboratori di prova.
Sono questi gli elementi su cui si fonda la qualificazione tecnica del prodotto. Questo aspetto è il naturale sviluppo del ciclo di vita della piastrella che, in sé, non è il prodotto finito: il prodotto finito è il pavimento/la parete su cui sono state correttamente posate piastrelle in grado di resistere alle varie sollecitazioni (meccaniche, chimiche, igrotermiche) che si verificheranno nel particolare ambiente di destinazione.